Mindfulness e insonnia

Negli ultimi mesi, molte delle persone che conosco - per un motivo o per l’altro - non dormono bene, e so per certo che aiutarle almeno a riposare è un aiuto prezioso, per cui ecco qualche indicazione. 

Come può aiutare la Mindfulness quando non si riesce a dormire?

  1. Non amplificare il problema, non far prolificare le preoccupazioni. Quando non si riesce a dormire spesso ci si agita. Iniziano i pensieri come “come farò a sopravvivere domani?”, oppure addirittura anticipiamo il problema “e se ora non mi addormento?”. La mente si agita sempre più e il sonno si allontana. Oppure continuiamo a pensare a qualche problema che abbiamo, e questo ci agita, e ci tiene svegli. Essere mindful ovvero nel qui e ora ci può aiutare a non far proliferare i pensieri e le preoccupazioni. Tutto sommato quasi sicuramente siamo a letto, respiriamo, in questo momento tutto va bene (non scherzo, tutto va bene) e ci possiamo almeno rilassare. Se non dormiamo, almeno ci possiamo riposare e domani sopravviveremo sicuramente, come abbiamo sempre fatto. 

  2. Come calmare la mente? Lasciando che la mente si riposi facendo altro: ascoltando il respiro, ascoltando le sensazioni nel corpo (l’appoggio sul letto, il tepore, il peso piacevole delle coperte e tutte le sensazioni nel corpo). Una meditazione guidata in audio può esserci utile, una voce gentile può darci ulteriore sollievo (se vi va di provare la mia, trovate alcuni audio adatti sul canale YouTube, cliccando qui). 

    Un’altra pratica che ci può aiutare è la pratica di gratitudine: la mente rimugina sui problemi (o possibili problemi), e noi la portiamo a tutto ciò che va già bene, facendo lunghe liste mentali di cose belle che tendiamo a non considerare.

  3. Il terzo modo in cui la Mindfulness ci può aiutare è il riconsiderare le nostre abitudini. Sembra ovvio, ma non lo è: mi succede spesso che facendo qualche domanda poi venga fuori che la persona che non dorme in realtà beve caffeina, non fa movimento, si addormenta sul divano e poi va a letto alle due, spippola sul cellulare prima di dormire, si stressa fino allo sfinimento e non dorme per lo stress. Con consapevolezza, osservate se pretendete di dormire pur facendo di tutto per renderlo difficile. 

  4. L’abitudine più importante da stabilire è una relazione consapevole con i propri pensieri. Ma non sarà facile praticarla di notte, stanchi, in ansia. E’ molto più facile imparare riposati e durante il giorno, con piccole pratiche “a difficoltà crescente”, in modo che poi la notte ci venga più facile. Sappiamo tutti che i gatti la notte son tutti neri, ma se abbiamo imparato a conoscerli e ad addomesticarli di giorno, la notte ci lasceranno dormire tranquilli. 

Buon sonno, o almeno buon riposo. 

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Praticare la Mindfulness se non vi piace star fermi

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Essere motivati, o non esserlo.